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CRAVEGNA E LA FEDE

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Papa Innocenzo IX

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Il percorso al Sacro Monte di Salera

Don Giuseppe Braneschi parroco di Cravegna

 

 

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CRAVEGNA E LA FEDE

Ricordo di Don BRANESCHI
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La notizia della morte di don Braneschi mi ha raggiunto ad oltre 600 km. da Mozio. Ho provato un sentimclicca sull'immagine per ingrandireento di pietà per quest'uomo di 88 anni che ha vissuto la sua vita quassù tra le montagne. Nato a Baceno nel 1883, divenne prete dopo faticosi studi. Partecipò anche alla guerra del 1915/18 nei reparti ausiliari della sanità. Iniziò l'attività sacerdotale a Salecchio per poi scendere a Cravegna, ove svolse per quasi 60 anni il ministero. Introverso, d'una cultura varia più che profonda, era una figura caratteristica ed eccentrica. Diede impulso al turismo degli anni 30: fu anche un pioniere dell'automobile. Ricordo il suo 50° di messa. clicca sulla foto per ingrandireAvevo espresso al vescovo del tempo il desiderio di vedere insignito di un canonicato onorario don Braneschi, neanche per se stesso, quanto per la fedeltà a queste povere montagne. Ebbi una risposta cattiva, attribuìta dal vescovo ai canonici della collegiata domese. Lui non ne seclicca sulla foto per ingrandireppe mai nulla. Il vescovo Cambiaghi lo ripagò con un affetto ed una stima non comuni. È un prete di montagna che se ne va, è un uomo delle nostre terre che ci lascia. C'è chi ricorda gesti di bontà o di amore verso i più piccoli; altri la sua ostinazione nel non volere manifestazioni di saluto e la consegna di una medaglia d'oro da parte del comune quando lasciò ufficialmente la parrocchia sul finire del 70 e questo anche per una disonesta lettera, inviatagli anonima secondo lo stile dei vigliacchi, che tradiva sin troppo chiaramente l'autore. Noi lo ricordiamo così: col tricorno sdrucito sulla grossa testa, lo sguardo penetrante, la battuta pronta anche se fatta di sottintesi.

(da «II Valligiano», giugno 1971)

 

 

 

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