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CRAVEGNA E LA FEDE

ORATORI DI CRAVEGNA
(Tullio Bertamini)

Oratorio di San Rocco

Il più antico oratorio di Cravegna è probabilmente quello di S.Rocco. Preesisteva infatti alla nuova chiesa parrocchiale giacché un documento del 22 febbraio 1514 ricorda che nella piazzetta antistante detto oratorio era solita riunirsi la vicinanza di Cravegna. Era, secondo l’Inventario del 1617, «distante dalla chiesa parrocchiale di S.Giulio per un tiro di archibuso verso mezzanotte». La sua ubicazione coincide con la cappella che si trova in testa al viale che porta alla chiesa e nella quale c’è il monumento ai caduti delle Guerre.

Nel luogo dell'antico oratori di San Rocco sorge la cappella della Madonna, ora sede del Monumento ai caduti delle guerre.
Nel luogo dell'antico oratori di San Rocco sorge la cappella della Madonna, ora sede del Monumento ai caduti delle guerre.

Era molto piccolo, fatto a volta ed aperto. Aveva anche un altarino, ma inadatto alla celebrazione della Messa secondo le norme del Concilio di Trento. Negli Ordini di Visita pastorale del 1582 si chiede la demolizione dell’altare ed in quelli fatti dal Bascapè nel 1593 si proibisce ogni celebrazione (1). L’Inventano del 1617 conferma che «da moltissimi anni non si è celebrata messa», sebbene abbia un sindaco o fabbriciere, dei capitali e degli obblighi di messe da far celebrare (2).

Si accenna a questo oratorio ancora negli Ordini di Visita del 18 giugno 1641 e poi per molti anni non se ne parla più. Evidentemente stava andando lentamente in rovina come tante cappelle che non sono curate sUfficientemente.

Sorto in seguito a qualche voto in occasione delle frequenti epidemie di cui non mancano le testimonianze in tutta l’Ossola, il piccolo oratorio, ridotto ad un mucchio di macerie fu completamente rifatto in stile barocco verso la metà del secolo XVIII. Fu nuovamente affrescato con la raffigurazione di una Madonna Immacolata sul fondo, ai piedi della quale appare la sigla B.B.FF.F.P.S.D. L’1752 (B.B. fecero fare per sua devozione l’anno 1752). Aveva probabilmente anche altre raffigurazioni di Santi che sono andate perdute quando fu restaurato e adibito a sacello per accogliere il monumento ai caduti, inaugurato nel 1922.

Note:

  1. Documenti in Archivio parrocchiale di Cravegna e in Archivio diocesano di Novara: Atti di visita pastorale T. 6 lT. 201-205, T. 18ff. 89-91.

  2. Archivio diocesano di Novara: Teche: Cravegna, Inventari.

 

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