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LA VILLEGGIATURA A CRAVEGNA

MIE RIFLESSIONI .......

Premetto che parlare di turismo , seppur riferendosi alla sola Cravegna e dintorni, è molto complesso e spesso si rischia di dare giudizi affrettati che quasi mai centrano l'obiettivo , ciò nonostante vorrei fare alcune mie riflessioni.

Dobbiamo innanzitutto considerare che la situazione in cui si trova Cravegna rispecchia quello che da anni sta succedendo in tutti i luoghi di montagna ed inoltre , come giustamente sottolinea Ottorino, da noi il fenomeno è stato accentuato dalla mancanza di persone che per vari motivi non sono state in grado di gestire le strutture già esistenti.

Detto questo non si deve poi dimenticare, per questioni di coerenza, che a Cravegna esistono attività , frutto di iniziative imprenditoriali private,che pur non operando nel settore turistico, offrono posti di lavoro ai residenti contribuendo quindi in maniera determinante a mantenere in vita il paese.

Le chiaccherate tra amici (purtroppo per me sempre più rare) fatte in estate nei bar (?) di Cravegna , quello che leggo nelle pagine locali dei giornali o comunque le "voci di popolo" , mi hanno convinto che per anni si è sempre parlato (solamente) di un possibile incremento del turismo senza mai tenere in considerazione quello che "naturalmente" può offrire la nostra Valle.

Da un lato si è parlato di fantomatici collegamenti sotterranei con la Svizzera, di fantascentifici impianti di risalita , di progetti insomma che, o non si sono (ancora ?) realizzati o si sono realizzati solo parzialmente dimostrandosi però inadeguati a soddisfare le aspettative create.

Dall'altro lato riscontriamo "situazioni comunissime" in cui ; d'estate manca l'acqua (a Cravegna manca l'acqua?) , è sconsigliato bere l'acqua dell'acquedotto perché non è pura (a Cravegna l'acqua non è pura ?), le fognature creano (o creavano non sono più aggiornato) problemi , il depuratore non funziona .....ecc. ecc.

Non voglio parlare della diminuzione dei bar o degli alberghi , della mancanza di impianti sciistici ecc.ecc., voglio parlare di cose semplici;delle piazze, delle strade, dei marciapiedi inesistenti, delle ringhiere che sono ancora quelle (brutte) che esistevano quando io andavo alla scuola elementare, delle stradine (bellissime ma non curate come meriterebbero) che attraversano la Villa o Buttanengo, della (bruttissima) illuminazione, del fieno non tagliato, del bosco che sta inesorabilmente avanzando verso il paese e di altre mille altre cose che la gente vive tutti i giorni ma che sono purtroppo inadatte a portare alla "luce della ribalta" chiunque se ne voglia occupare.

E' possibile , mi chiedo, che in tutti questi anni non ci sia stata una amministrazione che abbia fatto qualcosa per abbellire e rendere più ospitale il paese ?

E' possibile , mi chiedo , che in tutti questi anni nessuna amministrazione abbia mai pensato alle cose comuni e semplici, ad una passeggiata in mezzo al paese , ad una bella illuminazione, ad una bella piazza che da il benvenuto a chi arriva , a tagliare o far tagliare l'erba alta almeno accanto alle strade ....... ?

E' possibile , mi chiedo, che le poche (o molte) cose fatte sinora siano frutto della sola iniziativa di volontari ?

Nella mia mente faccio sempre un paragone , Cravegna mi sembra un po' la periferia di una grande città, dove i marciapiedi sono inesistenti, dove non c'è un centro ma tutto è uguale ovunque tu vada, dove i pali della luce sono maledettamente brutti e grigi, dove le ringhiere sono ancor più brutte,vecchie e grigie, dove le strade non sono curate, dove ....., per fortuna poi vedo le nostre belle montagne , il nostro immenso patrimonio naturale e mi accorgo che il paragone non regge, basterebbe molto poco (e forse un pizzico di umiltà) per invertire la rotta , ristrutturare adeguatamente la nostra Cravegna e ripartire.

Gian Luca B.


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