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VISITA DEL PAESE

Qualche notizia storica su Cravegna

Origini dell'antico Statuto di Cravegna


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VISITA DEL PAESE

ORIGINI DELL'ANTICO STATUTO DI CRAVEGNA

Anticamente e per molto tempo, la comunità di Cravegna organizzò la sua vita sociale secondo consuetudini che erano suggerite dalle esigenze della vita quotidiana. Ne derivarono delle norme precise relative all'uso dei pascoli, dei boschi, delle acque, dei muretti, delle strade utili alla vita delle popolazioni.

Venne poi il tempo in cui i Cravegnesi vollero scrivere queste norme in uno Statuto per renderne più sicura l'osservanza. Il prof. Bertamini ha raccolto quelli del 1627, approvati dal re di Spagna, Filippo IV e dal Senato di Milano nel 1633. Il titolo della raccolta è "Ordine del Comune di Cravegna" ed è ora conservata nell'archivio della rivista di storia locale "Oscellana".

Si compone di trenta capitoli, preceduti dalla richiesta di approvazione al re di Spagna e seguiti dall'approvazione. Il testo originale è latino, ma si tratta di un latino di bassa qualità, perché contiene parole molto legate al dialetto locale. Questi "ordini" non riguardano solo la vita civile, ma anche quella religiosa, per esempio obbligano ad astenersi dal lavoro nei giorni di festa comandati dalla Chiesa.

Altri riguardano la manutenzione delle strade, la recinzione dei campi e degli orti, il pascolo delle capre vicino alle case, la regolamentazione dello sfruttamento degli alpeggi.

Un'attenzione particolare era rivolta ai boschi, perché costituivano un capitale prezioso per tutta la comunità.

Di essi venivano specificati in modo minuzioso i confini, i danni da evitare sia al bosco nel suo insieme, sia alle singole specie arboree principali con particolare riferimento agli incendi. Un ordinamento quasi divertente riguarda le talpe che erano ritenute dannose per i campi. La lettura degli Ordini Comunali di quel tempo lontano suscita interesse e ammirazione, perché dimostra come l'uomo avesse già voluto e saputo mettere in relazione la vita della comunità con la natura, sfruttandone il necessario per migliorare la sua esistenza, ma senza usarle mai violenza.

Riportiamo qui come esempio un articolo curioso tratto dall'antico Statuto con relativa traduzione.

ORDINE N° OTTO

 De talpis capiendis - (testo latino)-

Item statutum et ordinatum est quod si quis in futurum accipiet aliquam talpam, seu vulgo dictam strepiceriam, fodientem vel cavantem pratum vel campum alicuius personae, et ipsam talpam praesentaverit uni ex consulibus eiusdem Communis, habeat solidos decem imperialium pro qualibet; et dominus possessionis in qua capta fuit dicta talpa compellatur ad solutionem.

Traduzione.

Di prendere le talpe

Fu pure stabilito e ordinato che se qualcuno in futuro prenderà qualche talpa, volgarmente detta strepizeria, che buca o scava il prato o il campo di qualche persona e avrà presentato la detta talpa ad uno dei consoli del medesimo Comune, abbia dieci soldi imperiali per ciascuna; ed il padrone della possessione in cui la detta talpa è stata presa sia costretto al pagamento.

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